Sunday, 8 September 2013

Impressioni di Settembre #1 – RAA2013


Si è chiusa Venerdì scorso, 6 Settembre 2013, la settima edizione del convegno Internazionale sulle applicazioni della spettroscopia Raman all’arte ed all’archeologia (7th International Congress on the Application of RamanSpectroscopy in Art and Archaeology) nel gradevole contesto del castello di Ljubljana.  

Ormai dalla prima edizione di Parigi nel 2007 è un appuntamento biennale obbligato per tutti i “ramanisti” che si occupino di beni culturali o, come nel mio caso, viceversa.

La magistrale organizzazione, ad opera dell’ Institute for the Protection of Cultural Heritage of Slovenia e guidata dalla Dott.ssa Polonca Ropret, ha permesso, sia nelle sessioni di oral che di poster, di spaziare nei numerosi campi di applicazione di questa versatile tecnica (da lacche a vernici, da minerali a fossili, da metalli a biodeteriogeni, da pigmenti a ceramiche ed all’ambito forense).
In particolare, in due sessioni dedicate, si è attribuita la giusta rilevanza ai fronti sui quali si sta concentrando più l’attenzione nel presente e che sempre più si svilupperanno nei prossimi anni, ovvero le applicazioni SERS (Surface Enhanced Raman Spectroscopy) e la portatilità della strumentazione/non distruttività dell’analisi.




L’interesse di questo convegno –come di altri dello stesso tipo- sta anche nel fatto di riunire studiosi che si occupano di un argomento molto specifico: non semplicemente archeometria, ma Raman per i beni culturali! Questo ha portato anche in questo caso i partecipanti ad uno scambio di idee e di problematiche altamente proficuo!
Alla prossima edizione, nel 2015!


Per approfondire:

I più interessati contributi esposti durante il convegno vengono raccolti biennalmente in un numero speciale del Journal of Raman Spectroscopy.

English Version

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