Sunday, 14 April 2013

Alla scoperta del mondo dei Samurai.


Dallo scorso 29 Marzo e fino al 3 Novembre 2013, sarà aperta presso il Museo Stibbert di Firenze la mostra intitolata “Samurai!” che raccoglie 70 capolavori della collezione dello stesso museo: si tratta di affascinanti armature giapponesi, come elmi, corazze, lame, selle, staffe e di tutto ciò che girava intorno alla vita di un samurai.… Molto interessante è il punto di vista: una particolare attenzione è infatti prestata alle tecniche artigianali ed ai materiali impiegati, dall’acciaio, alla seta alle pelli e alle lacche.

Il Museo Stibbert è una realtà poco nota al di là della città di Firenze, nonostante la sua collezione giapponese sia una delle più importanti al di fuori del Giappone. Il Museo si deve al collezionista Frederick Stibbert, anglo-italiano che, ereditate le ricchezze della sua famiglia di militari, si dedicò alla collezione e ne fece un museo che alla sua morte lasciò alla città di Firenze. Attualmente la collezione, arricchitasi anche grazie alle donazioni ed agli acquisti successivi alla morte del suo fondatore, è costituita da circa 50000 oggetti. Essa non consta esclusivamente di armeria giapponese, ma anche di armeria europea ed islamica, di una Quadreria (ritratti dal Cinquecento al Settecento), una sezione di porcellane (interessante la produzione ottocentesca) ed una di costumi (abiti europei ma anche indiani, cinesi, giapponesi e coreani).

Recentemente, la ricca e variegata collezione giapponese di questo museo, ancora tutta da scoprire, ha attirato l’attenzione degli archeometri, che si sono potuti avvalere di tecniche totalmente non distruttive e non invasive come la Fluorescenza a Raggi X portatile e le tecniche neutroniche come la Diffrazione e l’Imaging. Le informazioni ricavabili vanno dalla composizione elementare alle proprietà medie di bulk del campione. Delle lame, ad esempio, è possibile ricostruire sezioni o volumi, deducendone interessanti informazioni sui metodi di forgiatura delle diverse tradizioni e scuole giapponesi.

Non mi resta che invitare i miei lettori a visitare questa mostra ed il museo che la ospita, e ad avere uno sguardo attento alle scoperte della scienza e della tecnologia che sempre più ci aiuteranno a svelare i dettagli di questo mondo così affascinante.

Per approfondire:
* www.museostibbert.it

Per approfondire ArcheoMetricaMente:
* F Salvemini, F Grazzi, A Agostino, R Iannaccone, F Civita, S Hartmann, E Lehmann, M Zoppi, Non-invasive characterization through X-ray fluorescence and neutron radiography of an ancient Japanese lacquer, Archaeological and Anthropological Sciences, February 2013, DOI 10.1007/s12520-013-0127-6.

* F Salvemini, F Grazzi, S Peetermans, F Civita, R Franci, S Hartmann, E Lehmann, M Zoppi, Quantitative characterization of Japanese ancient swords through energy-resolved neutron imaging, Journal of Analytical Atomic Spectrometry, 2012, 27, 1494-1501.

* F Grazzi, LBartoli, F Civita, R Franci, A Paradowska, A Scherillo and M Zoppi, From Koto age to modern times: Quantitative characterization of Japanese swords with Time of Flight Neutron Diffraction, Journal of Analytical Atomic Spectrometry, 2011, 26, 1030-1039.

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